Dobbiamo fermare il declino italiano

Dobbiamo fermare il declino italiano

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I Promotori

I Promotori

Sono Nato a Padova e cresciuto a Venezia. A 27 invece di portar borse per il barone di turno , sono andato a studiare negli USA dove, nel 1986, ho ottenuto il mio primo posto di lavoro alla University of Chicago, poi sono andato alla UCLA e da lì, in sequenza , in molte altre università: Santa Fe Institute, Northwestern, Pennsylvania, Minnesota e Washington University in St Louis. Per alcuni anni sono stato professore a Madrid e, a tutt’oggi, mantengo in Spagna un’attività sia pubblicistica che di ricerca come Direttore di Fedea. Ho fatto attività politica fino a 23 anni nella sinistra italiana, scoprendone i limiti strutturali che si sono, se possibile, aggravati dagli anni ’90 in poi. Nel 1979 pensavo di aver chiuso per sempre con la politica , fatta salva una brevissima parentesi in cui ho tentato d’aiutare la Lega Nord degli albori ad abbandonare la demagogia populista e fascisteggiante che l’ha poi travolta.

L’esperienza del blog noiseFromAmerika.org mi ha condotto a Interessarmi di nuovo della situazione politico-sociale italiana. La mia conclusione è stata che, senza un drammatico cambio di classe politica e di organizzazione/funzionamento dello stato, il paese è destinato ad un inesorabile e triste declino. Evitarlo dipende da noi. Ecco perché Fermare il Declino mi vede fra i suoi fondatori.

Paola Bruno

Paola Bruno, nata a Roma, ho 45 anni e vivo a Londra. Laureata a Roma alla Sapienza con un MSc in Finanza a Londra ed un Master in Real Estate allo SDA Milano. Da giovane ho dedicato molta passione ed energie alla politica insieme ai giovani repubblicani. Poi mi sono resa conto che era meglio andare all’estero per avere maggiori opportunita’ di lavoro. Sono stata per qualche tempo a Bruxelles alla Commissione Europea nel controllo finanziario e alla concorrenza. Ma la mia esperienza lavorativa piu’ lunga e’ stata nell’investment banking e nel M&A di UBS e Merrill Lynch a Londra e in gruppi bancari italiani come Italease e Banco Popolare. Ho ricoperto ruoli esecutivi come CFO e consigliere di amministrazione di societa’ italiane ed estere quotate e non. Da qualche anno mi occupo di private equity investendo in aziende medie italiane ed europee. Sono da tempo attiva in associazioni femminili che promuovono il talento femminile. Pur se da lontano penso che il destino dell’Italia abbia bisogno di forze nuove e con esperienze anche internazionali da mettere a disposizione per Fermare il Declino dell’Italia. “Se non ora quando!”

Sandro Brusco

Mi chiamo Sandro Brusco, nato a Rovigo, ma cresciuto in provincia di Milano. Mi sono laureato in economia, materia che mi ha appassionato al punto di decidere di continuare a studiarla. L’ho fatto conseguendo un Dottorato in Economia a Stanford University. Ho poi fatto l’accademico per il resto della vita. Oggi ho 51 anni e insegno economia alla State University of New York at Stony Brook. Sono sposato e ho una figlia e un figlio. Anche se siamo all’estero siamo tutti italiani e amiamo il nostro paese.Da giovane la politica mi appassionava, ma poi per un lungo periodo non l’ho seguita molto . Ho ricominciato a occuparmene davvero recentemente quando un gruppo di colleghi economisti mi ha convinto a partecipare al sito NoisefromAmeriKaRiguardare, tanti anni dopo, il dibattito politico ed economico italiano è stata un’esperienza al tempo stesso illuminante e deprimente. Ma farsi prendere dalla depressione è sbagliato. Il paese ha bisogno di forze nuove e per questo ho lanciato insieme ad altri amici Fermare il Declino. Perché le forze nuove ci sono, ma bisogna organizzarle.

Angelo Busani

Sono nato a Parma nel 1960. Svolgo la professione di notaio in Milano; oltre alla “normale” attività immobiliare, sono specializzato in finance, corporate, wealth management e nei trust. Sono pubblicista dal 1979 e dal 1988 scrivo regolarmente su “Il Sole 24 Ore”. Ho scritto oltre 300 pubblicazioni di carattere scientifico, edite dalle principali riviste giuridiche italiane; nonchè alcune monografie, sempre in campo giuridico. Sono stato membro di diversi consigli di amministrazione, tra i quali quello di “Unicredit Corporate Banking s.p.a.” e quello di “Fondiaria Sai s.p.a. (che è quotata in Borsa). Ho svolto per ormai una ventina di anni accademici e tuttora svolgo l’attività di professore universitario a contratto in materie giuridiche (diritto tributario e diritto civile).

Stefano Cianchi

Laureato a Pisa. Fra le primissime esperienze lavorative quella, presso un grande cantiere navale, di trasformare e informatizzare/automatizzare i reparti di progettazione e fabbricazione delle navi. Esperienza grandiosa sia letteralmente sia nei contenuti tecnologici, umani e di coordinamento. Entrato poi in Accenture, la grande multinazionale della consulenza per la trasformazione di imprese, ho condotto un’appassionante sequenza di sfidanti progetti con numerose aziende internazionali, assumendo ruoli di responsabilità crescente di gestione e sviluppo di P&L. Prima in Italia e nei paesi Emergenti e poi in Europa. Ritiratomi nel 2006, dopo quasi 28 anni, ho iniziato una vita da imprenditore, da investitore anche nel Private Equity. Fra i primi ho aderito con convincimento e passione al manifesto FiD di cui sono socio Promotore. Il 20 di Agosto del 2012 mi è stato chiesto di costruire un’organizzazione innovativa e speciale per questo movimento animato, coraggioso, evoluzionario. Organizzazione che in pochi mesi ho passato al team Elezioni di FARE a fine 2012.

Alessandro De Nicola

Il mio nome è Alessandro De Nicola, sono sposato, ho 2 figli. Laureato troppo tempo fa all’università Cattolica di Milano in legge, master e Ph.D a Cambridge. Da giovane ho dedicato moltissimo tempo alla politica attiva nei giovani repubblicani, è passione che non ho mai perso e che ho continuato a coltivare scrivendo di economia e affari pubblici su vari giornali: prima sul Gazzettino cui sono ancor oggi affezionato, più recentemente, per 12 anni sul Sole 24 Ore. Ed oggi su Repubblica ed Espresso. Mi piace pensare a me stesso come a un idealista senza illusioni: credo che le idee abbiano conseguenze. Insegno European and Comparative Business Law e Diritto Commerciale alla Bocconi, sono consigliere indipendente di Assogestioni e di altre società. E sempre per questa mia passione per la res publica, presiedo la Adam Smith Society che sta per compiere 20 anni e riunisce molti di coloro che, in Italia, si richiamano ai principi del mercato, concorrenza, libera iniziativa. Ah! La mia principale occupazione è fare l’avvocato, come socio anziano (ma in realtà sono giovanissimo) di uno studio legale internazionale. That’s all folks: si poteva dubitare che mi sarei entusiasmato per Fermare il Declino?

Silvia Enrico

Silvia Enrico (Albenga, 1976), laurea in giurisprudenza università degli studi di Genova, avvocato. Ho iniziato la mia esperienza professionale a Milano nello studio del prof. Francesco Galgano e dopo un periodo in uno studio internazionale, ho fondato sempre a Milano nel 2009 lo studio legale 4legal. Ambito di specializzazione diritto societario e commerciale.

Paolo Esposito

Lorenzo Gerosa

Sono nato a Roma nel 1964, ma vivo a lavoro a Milano, dove sono emigrato – o meglio tornato alle origini familiari lombarde – dopo la maturità classica. Seguendo una tradizione di famiglia, ho svolto il servizio militare come ufficiale di complemento in Aeronautica. Pilota privato nel tempo libero “stacco l’ombra da terra”, meteo permettendo. Laureato in Scienze Politiche, sono stato assunto in Costa Crociere dove ho incontrato il marketing e la futura moglie (in rigoroso ordine cronologico). Dopo esperienze in Cardif (BNP Paribas) e General Electric, dal 2004 ho vissuto in prima persona lo start up e lo sviluppo della compagnia di assicurazioni Bentos. Mi interesso dei temi della concorrenza, del mercato e della libera iniziativa come membro attivo e revisore di The Adam Smith Society.

Oscar Giannino

Oscar Fulvio Giannino, sposato, tre gatti. Torinese, vivo a Milano. Studi: Liceo Classico, Giurisprudenza, Economia. In gioventù ero keynesiano, programmatore, convinto della superiorità del diritto pubblico su quello privato, penale sul civile. Con gli studi e lavorando, ho cambiato idea. Sono stato segretario nazionale della Federazione Giovanile Repubblicana. Portavoce nazionale del Pri e coordinatore della Voce Repubblicana dal 1987 al 1994. Ho mollato la politica, per anni ho fatto il giornalista. Vicedirettore del mensile e poi settimanale Liberal, poi al Foglio, vicedirettore del Riformista, di FinanzaeMercati. Direttore del quotidiano LiberoMercato.

Ho toccato con mano che l’informazione economica-finanziaria in Italia è meno libera e più pregiudicata di qualunque altra. Ora sono senior fellow dell’Istituto Bruno Leoni, dirigo www.chicago-blog.it, conduco una trasmissione quotidiana su radio24, scrivo su Panorama, Tempi, Messaggero, Gazzettino e Mattino, pago le tasse grazie alle consulenze su rete e prodotti a imprese e banche. E sono fra i fondatori di Fermare il Declino. Perché sono convinto che fermare il declino di questo paese a questo punto sia un dovere.

Andrea Moro

Sono Andrea Moro, nato a Vicenza e oggi professore associato alla Vanderbilt University – Department of Economics – Nashville. Ho 45 anni e vivo negli Stati Uniti dal 1993, ma ho sempre continuato a seguire la politica italiana. Faccio ricerca ed insegno principalmente economia del lavoro e “political economy”. Ho lavorato anche alla University of Minnesota e alla Federal Reserve Bank di New York. Fin da ragazzo la mia passione è stata la politica. L’interesse per l’economia è stato una conseguenza. Nel 2006 ho ideato e, assieme ad altri economisti espatriati in America, fondato il sito noisefromamerika.org perche’ sentivo un vuoto di comunicazione fra l’economia accademica e la stampa tradizionale. Sentivo il bisogno di intervenire, di sollecitare il dibattito, di condividere proposte nella speranza di poter cambiare in meglio la nostra società. FermareilDeclino rappresenta per me il naturale sbocco di questo percorso: voglio mettere a disposizione le mie competenze per migliorare concretamente la qualità di vita del mio Paese per restituire a tutti la prospettiva di un futuro.

Marianna Vintiadis

Carlo Stagnaro

Sono Carlo Stagnaro nato a Sestri Levante (GE), dove risiedo. Mi sono laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso l’Università di Genova e ho conseguito un dottorato di ricerca in economia presso IMT Alti Studi – Lucca con una tesi sull’economia del clima. Attualmente lavoro presso l’Istituto Bruno Leoni come direttore ricerche e studi. I miei interessi di ricerca sono nel campo dell’economia dell’energia e dei servizi pubblici; sto scrivendo una monografia sulla tensione tra la liberalizzazione dei mercati elettrici nell’Unione Europea e le politiche di promozione delle fonti energetiche rinnovabili. Sono editorialista dei quotidiani “Il Foglio” e “Il Secolo XIX”. Ho scritto commenti per i quotidiani “Il Sole 24 Ore” e “Wall Street Journal”. Faccio parte della redazione delle riviste “Energia”, diretta da Alberto Clò, e “Aspenia”, diretta da Lucia Annunziata e Marta Dassù. Quando ero molto giovane ho avuto una breve esperienza politica, dalla quale ho ricavato gli anticorpi necessari a tenermi a distanza di sicurezza dai partiti. Oggi credo che la situazione sia talmente degenerata che tutti coloro che hanno interesse a restituire al paese una prospettiva di crescita debbano impegnarsi in prima persona per riportare il dibattito pubblico sulle “cose”, dopo una lunga stagione in cui abbiamo parlato solo delle “persone”. Mi dicono che sono “liberista” e lo prendo per un complimento, specie perché tendo a essere “liberista” soprattutto nei settori di cui mi occupo professionalmente. Sono sposato con Silvana e ho due figli, Andrea Giovanni e Anna Rosa. Credo che loro abbiano diritto a crescere in un mondo dove c’è più benessere e più mobilità sociale di quello in cui sono cresciuto io e per questa ragione ho aderito e promosso “Fermare il declino”. Il mio romanzo preferito è “Il Signore degli Anelli” di JRR Tolkien, il libro di saggistica la “Storia economica dell’Europa pre-industriale” di Carlo Maria Cipolla, il mio film “Il Padrino”, il mio cantante Johnny Cash, guido un Suv e tengo per il Genoa. Ma questo non c’era neppure bisogno di dirlo.

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